“Sono nato in Molise e vivo in questa regione. La mia attività di fotografo trae spunto da quell’incredibile caleidoscopio che è il nostro paese nel quale si mescolano spazi urbani, stili architettonici, bellezze archeologiche, artistiche e naturalistiche e in cui si muovono individui spesso disattenti e inconsapevoli dell’unicità del proprio patrimonio culturale. In questo fascinoso contesto, ricerco quei segni che per me sono in grado di far emergere le bellezze e le contraddizioni del nostro tempo”.

E’ quello che scrive di se Pompeo Fanelli, figura di alta sensibilità artistica che coltiva in maniera professionale la passione per la fotografia. Curerà per Quarta Dimensione una rubrica dal nome suggestivo: “Effetti secondari”. Così ce la descrive lo stesso autore: “Effetti secondari è una rubrica di mie foto con didascalie ridotte al minimo per non alterare il messaggio visivo degli scatti. Il filo conduttore è la ricerca del silenzio, dell’immobilità, dell’intimità dei luoghi e delle persone, nel tentativo di contenere la naturale portata documentaristica della fotografia, dando spazio a una rivisitazione della realtà con la forza comunicativa di specifiche angolazioni”.

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