A fil di refe
Dalla Francia un atto di amore per Francesco Jovine (di Giovanni Mascia)
La notizia in termini asciutti è questa: una prestigiosa rivista letteraria francese ha pubblicato un racconto di Francesco Jovine. È una notizia che vale la pena di rimarcare, nell’imminenza del settantesimo anniversario della morte prematura dello scrittore molisano, tra i più importanti e affascinanti del Novecento italiano, venuto a mancare a Roma il 30 aprile 1950 non ancora quarantottenne. [...]
La peste del 1656 in Molise e a Toro e un quadro misterioso – terza e ultima parte (di Giovanni Mascia)
Davvero la cappella e il quadro di Toro furono realizzati nel 1657, su commissione del notaio Michele De Michele, in rendimento di grazie per essere scampato alla peste che aveva infuriato nell’anno precedente? Per rispondere alla domanda, occorre focalizzare lo sguardo sullo stato di morte e desolazione lasciato dal flagello. Abbiamo già detto dei 240/270 mila morti di Napoli [...]
La peste del 1656 e un misterioso quadro di Toro – seconda parte (di Giovanni Mascia)
Emblematica la tela del convento di Toro, raffigurante San Nicola e altri santi intercessori contro la peste del 1656, misterioso l’autore del quale ad ogni buon conto conosciamo patria e nome, grazie a due cartigli, che riportano anche la datazione dell’opera. Meno visibile dell’altro, il primo cartiglio è posto sulla tinozza contenente i tre bambini miracolati da San Nicola. [...]
La peste del 1656 e un quadro emblematico a Toro – prima parte (di Giovanni Mascia)
Dati i tempi, non c’è bisogno di spiegare perché la mente sia corsa al quadro, una pala d’altare per essere precisi, che testimonia di un’epidemia tragicamente famosa: la peste del regno di Napoli nel 1656. Nella affollatissima e fervente capitale che sfiorava i 450 mila abitanti, il contagio divampò con tanta virulenza da provocare tra le 240 mila e [...]
Ma come parlano in televisione? (di Giovanni Mascia)
Senza, voler scimmiottare nessuno, la domanda sorge spontanea. Come parlano in televisione? È vero che nei decenni passati Aldo Biscardi e Tonino Di Pietro, nostri famosi e ultrapopolari corregionali, erano sbeffeggiati dai critici, dai colleghi e dal pubblico per i loro accenti dialettali, che nel caso di Di Pietro erano acuiti anche da simpatici strafalcioni. Ma non si capisce [...]
Benigni, il Cantico dei Cantici e i traduttori molisani (di Giovanni Mascia)
Roberto Benigni ha la dote di rendere popolare l’oggetto delle sue esibizioni, per altro assai contrastate. In primis da quei detrattori che animati da antipatia personale e/o politica lo dipingono sempre e comunque nei panni del “pagliaccio comunista” dai compensi milionari (ovviamente immeritati). In uno con i sodali della stessa cerchia: Fabio Fazio e Roberto Saviano, giusto per fare [...]