In Appendice
Il tempo e la libertà (di Ludovica Colangelo)
Stefano Di Maria, giovane molisano con la passione per la fotografia e la scrittura, ha pubblicato “Narratografie n. 2 – Maccaturo e mascherina”. Il volume, composto da racconti e scatti, ha come filo conduttore il lockdown di marzo in Molise e vuole rappresentare una sorta di diario da lasciare come testimonianza per gli anni a venire. E, così, Dio, lontano come mai prima nella storia, è diventato improvvisamente più vicino. E, la natura che, chi se ne frega, tanto [...]
Lo sapranno anche i muri (di Ludovica Colangelo)
Febbre, edito Fandango Libri, è il romanzo d'esordio di Jonathan Bazzi. Al centro della narrazione la storia personale dell'autore, dall'infanzia alla scoperta di avere l'HIV. 38, 38 e mezzo, 37.4, 37.3. Quattro giorni, una settimana, due settimane, un mese. L’11 gennaio 2016 “mi è venuta la febbre e non è più andata via”. “Trentun anni non ancora compiuti”, Marius con cui dividere la vita, la necessità di andare avanti. Sempre, comunque, per forza. Se non vado a fare lezione [...]
Alla vita che glie ne frega? (di Ludovica Colangelo)
“Rue la solitaria” è un romanzo scritto da Federica Aufiero. Al centro della narrazione, la figura di due sorelle che, ad un certo punto, si innamorano dello stesso ragazzo. La testa è umana. Nessuno le toglie i problemi. Di lei che era bella. Capelli biondi e occhi verdi, quasi azzurri. Fisico perfetto, e un unico grande desiderio: lui. Una folta chioma riccia, cornice perfetta di due occhi color smeraldo, che si sono illuminati. Una sera, all’improvviso. Lei era elegante. [...]
L’affetto non conosce preavvisi (di Ludovica Colangelo)
“Eleanor Oliphant sta benissimo” è il romanzo d’esordio di Gail Honeyman. Al centro della narrazione, la figura di una giovane donna che, dopo anni di profonde sofferenze, trova la forza di curare le proprie ferite e di rinascere. Impossibile capire cosa le sia preso quella sera, eppure è accaduto. Senza neanche accorgersene, si era persa in una perfetta cotta adolescenziale. Quel chiodo fisso aveva il nome di Johnnie Lomond. Bello e dannato. Eccentrico come sanno essere solo i leader [...]