di Maurizio Oriunno
“Il mondo non si guarda, si ode, e non si legge, si ascolta”. Il celebre aforisma di Jacques Attali, filosofo francese e consigliere prediletto di Francois Mitterand, contenuta nel saggio “Rumori” del 1977 è il dovuto segno di Sonika Poietika 2020.
Un anno fitto di contatti, di ascolti mirati, di rinvii e di riflessioni pre e post lockdown per giungere alla seconda tappa di quello che è il preludio sonoro alla sesta edizione di Poietika che in ottobre darà la Parola al Sud. Uno sforzo mirato da parte della Fondazione Molise Cultura e della Regione Molise per una manifestazione che lancia uno sguardo verso il Mediterraneo, ma anche verso tutti i Sud possibili per interpretarne le suggestioni, per vestirne da protagonista gli abiti spesso lisi, per identificare le sue migliori espressioni artistiche in un panorama ricco e articolato.
Se il tema della sesta edizione di Poietika darà la Parola al Sud, Sonika Poietika esplora quest’anno a Campobasso, con coerenza, le migliori espressioni della musica italiana, ospitando due vincitori della Targa Tenco e ben tre finalisti dell’ultima edizione appena conclusa. Artisti e formazioni che, utilizzando soventemente il dialetto, sono diventati interpreti della moderna canzone d’autore italiana.
Ma la quattro giorni di settembre sarà anche il palcoscenico per una selezione di cantautrici molisane che apriranno i concerti degli ospiti ufficiali. Una vetrina qualificata che guarda alla valorizzazione delle più raffinate esperienze artistiche regionali e la terrazza del Palazzo Gil sarà il luogo dell’anima del festival prodotto grazie al contributo di sponsor privati, sensibili al richiamo agitato negli anni precedenti.
Un’ambientazione raccolta che porrà la sua attenzione alla musica d’autore, iniziando il percorso della rassegna il 2 settembre con due ospiti inediti come Pietro Roffi e Maria Mazzotta. Il primo è uno dei più interessanti musicisti italiani che presenterà il suo primo album da solista dal titolo “1999” (Inri Classic). Con il suo accordion Pietro Roffi ha recentemente inciso la colonna sonora del Pinocchio di Matteo Garrone scritta da Dario Marianelli, candidata al David di Donatello. Maria Mazzotta è una delle più autorevoli voci della world music italiana: per quindici anni nel Canzoniere Grecanico Salentino e dopo due lavori da solista, con il suo ultimo album dal titolo “Amoreamaro”, di recente finalista alle Targhe Tenco, ha conquistato i palchi italiani ed europei posizionandosi nella Top 10 del World Music Charts Europe e nella Transglobal World Music Chart per quattro mesi consecutivi.
Il 3 settembre sarà la volta di Alessia D’Alessandro, sensibile cantautrice e compositrice campobassana, voce dei Noflaizon, che ha scritto e interpretato la colonna sonora dello spettacolo prodotto da INCAS “Rosina e Martummè: un amore da briganti”. Alessia aprirà il concerto di Patrizia Laquidara, siciliana di nascita e veneta d’adozione, una tra le figure più inafferrabili e poliedriche della musica d’autore italiana. Definita dalla critica “una firma talmente personale da risultare unica”, e “una delle voci più intense e liriche della nostra musica cosiddetta leggera”, Patrizia nel 2011 vince la Targa Tenco come miglior album dialettale con “Il canto dell’Anguana”, lo scorso anno invece le viene consegnato il prestigioso “Premio Maria Carta”. A Sonika Poietika porta in scena “Stories”, nel quale metterà in gioco anche la sua dote narrativa presentando alcuni estratti del libro, edito dalla Neri Pozza, in uscita a breve.
Venerdì 4 settembre fari puntati su Luci, al secolo Luciana Patullo, nata a Bojano, alle falde del massiccio del Matese, artista che dopo diverse esperienze locali decide di trasferirsi a Vienna dove si dedica alla scrittura e all’apprendimento dell’arpa celtica. Nella primavera del 2020 inizia a pubblicare canzoni e videoclip sulle piattaforme digitali, con l’etichetta Metraton e la distribuzione Artist First. “Dal Principio” è il singolo di esordio, suggestivo ed emblematico, della cantautrice con l’arpa, seguito da “La semplice volontà” (edizioni Sugar/Metatron), in attesa del primo ufficiale progetto discografico previsto per il prossimo autunno.
Luci farà da apripista per il concerto di Cesare Basile e i Caminanti. Basile è senz’altro uno dei più autorevoli e innovativi autori italiani degli ultimi decenni. A Campobasso porterà sul palco le canzoni del suo nuovo album dal titolo “Cummeddia”. Vincitore nel 2013 del Premio Tenco come miglior album dialettale, non ritira la targa per protesta contro le politiche della Siae. Per lui una trentennale carriera ella quale è riuscito a creare un linguaggio “blues” viscerale, unico e personale, utilizzando come lingua un dialetto siciliano arcaico e profondo. La Sicilia come il Delta del Missisipi e Basile come un novello Skip James o Robert Johnson: il tutto corroboato dalla sua irrinunciabile attitudine rock che abbraccia a piene mani la musica popolare siciliana, il folk , il blues e, a modo suo, il punk.
Infine sabato 5 settembre spazio alla grazia e all’eleganza di Liana Marino. Cantante, chitarrista e interprete raffinata, Liana è nata e cresciuta e ha fatto le sue prime esperienze da musicista a Campobasso, ottenendo importanti riconoscimenti in premi legati alla canzone d’autore. Nel 2020 arriva il suo primo album “Partenze”, per l’etichetta Isola Tobia Label che si classifica nella cinquina delle “Targhe Tenco 2020” per la sezione “Miglior album d’esordio”. Per concludere la quattro giorni settembrina da Torino arrivano i Perturbazione, uno dei più importanti gruppi pop-rock della musica italiana, fra i pionieri dell’indie nazionale, dopo una lunga gavetta pubblicano nel 2002 l’album della svolta, “In circolo”, votato tra i 100 migliori dischi italiani di sempre da Rolling Stone Italia, e trainato dal singolo “Agosto”. Con il loro nuovo disco “(Dis)amore”, album di inediti della band, uscito a maggio per Ala Bianca sono arrivati nella cinquina finale del Premio Tenco 2020. Per la band circa 800 concerti in tutta Italia ed Europa, un Festival di Sanremo nel 2014 – durante il quale il nome della band si afferma presso il grande pubblico grazie alla canzone “L’Unica” – e una decina di dischi, fra cui album di culto come “Canzoni allo specchio” (2005), “Del nostro tempo rubato” (2010) e “Musica X” (2013).
Non solo musica dal vivo ma anche libri e romanzi che saranno presentati all’interno dell’auditorium del Palazzo Gil. Grazie a Donato Zoppo e Letizia Bognanni, ci sarà nel pre serata l’incontro con gli autori di storie legate a miti indiscussi come Pino Daniele (Carmine Aymone) e nuove star giovanili come Liberato (Giovanni Valentino), fino alla scoperta della Musica migrante (Luca D’Ambrosio) e al romanzo “Il posto dei santi”, racconto della difficile ma orgogliosa esperienza dell’amore saffico nel profondo Sud (Bianca Favale).
Ma Sonika Poietika non conclude la sua esperienza in settembre, portando nel cuore di Poietika il 10 ottobre sul palco del Teatro Savoia di Campobasso un’artista internazionale di assoluto valore come Teresa Salgueiro. Una figura artistica unica che per quasi tre decenni è stata l’immagine emblematica del Portogallo nel mondo. La sua carriera musicale inizia nel 1986 quando a 17 anni si unisce ai Madredeus, registrando 9 album, tra cui la colonna sonora di “Lisbon Story”, apprezzato e amato film del regista Wim Wenders. Proprio quella tournee nel 1995 registrò uno straordinario successo anche nel capoluogo regionale: a 25 anni di distanza e milioni di dischi venduti in tutto il mondo, Sonika Poietika vuole festeggiare un grande ritorno con un concerto nel quale Teresa Salgueiro si presenta con un nuovo spettacolo che celebra la molteplicità delle sue sfaccettature, portandoci l’interpretazione dei suoi temi, dagli arrangiamenti originali alle canzoni portoghesi, senza dimenticare l’omaggio al suo ex gruppo.
Una scelta artistica quella incasellata dentro Sonika Poietika che ha voluto eliminare suggestioni forti e di mercato che in epoca Covid sono proibitive, riscoprendo e conciliando il possibile, il giusto, il dovuto. Un tributo alle migliori produzioni musicali del 2020 nel quale è fortemente presente il tema dell’amore nelle sue molteplici sfaccettature e che intende donare rinnovata speranza e bellezza.
Scrivi un commento