«Un anno fa, il 30 aprile 2019, in occasione della Carrese di San Martino in Pensilis, giungeva a compimento un lavoro silenzioso, durato mesi. Un traguardo, quello della messa in sicurezza dei percorsi sui quali vengono celebrate queste manifestazioni, che ha visto la Regione farsi capofila di una rete di soggetti, Istituzioni, tecnici, Forze dell’ordine, che ha consentito alle Carresi di allinearsi alle più recenti norme in materia di sicurezza.
L’impegno della Regione, inoltre, si è focalizzato anche su un altro tema di pari importanza: quello del benessere animale, un’attenzione positiva e propositiva la cui bontà è stata riconosciuta anche dalla recente sentenza della Corte costituzionale che ha confermato la validità della Legge regionale n. 1 dell’11 febbraio 2019, impugnata a suo tempo dal Governo nazionale.
Sulla base di questi presupposti – determinati dalla volontà crescente di tutelare, promuovere e valorizzare una tradizione dal forte carattere identitario, un patrimonio dell’intero Molise che raccoglie in sé fede, storia, folklore e che affonda le proprie radici in tempi antichissimi, dai riti di primavera, alla transumanza lungo gli antichi tratturi, al culto dei santi – ci accingevamo a festeggiare tutti insieme il ritorno, anche quest’anno, del tempo delle Carresi.
Sappiamo che non sarà così. Ma non è un tramonto della tradizione, è solo un’eclissi dovuta all’ombra che una stagione ostile ha buttato sulle nostre vite.
Stiamo fronteggiando un’emergenza, quella dovuta alla pandemia da Coronavirus, che nessuno avrebbe immaginato. La lotta al Covid-19 e al suo propagarsi impegna uomini, mezzi, strutture. Impone regole ferree di comportamento che ci aiuteranno a superare questo difficile frangente della nostra storia.
Quando potremo incontrarci di nuovo e fare festa, le Carresi saranno un segno della vita che torna, un simbolo di rinascita. Perché le Carresi torneranno. Su questo non deve esserci alcun dubbio. Nel rispetto di ogni regola, le Carresi continueranno a vivere altri mille anni così come sono vissute sinora. La Regione, in questo momento duro per tutti, non farà mancare alle associazioni carristiche e alle comunità il suo fattivo sostegno, affinché alla ripresa tutto sia pronto per tornare a correre verso le cose belle della vita, come un vento, come succede a quei carri trainati dai buoi, ai cavalli e agli uomini, quando fanno ingresso dentro un paese in festa e uniscono tutti in un solo grido di gioia. Viva le Carresi!».
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