Nei miei ricordi. La grande sala della redazione della sede Rai di Via Conte Verde a Campobasso. A sinistra la segreteria di redazione e, appena entrati, ancora a sinistra la sua scrivania. Quella scrivania, che di lì a poco, sarebbe stata la mia. Il suo computer, la sua stampante e i suoi “infiniti dischetti” sui quali erano incisi i testi di ricerche, i capitoli di saggi e romanzi, articoli di periodici, monografie, i pezzi che gli arrivavano per impaginare l’Almanacco del Molise, le foto. Una specie di archivio monotematico sull’identità del Molise e della sua gente. Lui, in Rai, era uno di quelli della prima ora insieme a Renato, Massimo, Pasquale, Tonino, Venanzio; uno di quei pionieri che diedero inizio alla documentazione sistematica della regione Molise attraverso il racconto della storia contemporanea di un territorio appena svezzato all’autonomia. Ancor prima si iniziò a lavorare per la radio sotto l’egida della sede di Pescara e dell’Abruzzo. Allora bastava un registratore (un Nagra) e un po’ di bobine e si partiva in giro per i paesi a sentire raccontare storie, a registrare canti tradizionali, a realizzare interviste e a parlare, parlare con la gente comune e con i riservatissimi intellettuali locali. Per un periodo della mia vita mi sono occupato, in qualità di programmista regista, degli archivi radiofonici della sede Rai del Molise e mi sono imbattuto nei registri tenuti da Enzo delle trasmissioni radiofoniche andate in onda. Un lavoro certosino di “scalettatura” di ogni singola mezz’ora radiofonica con contributi di eccezionale valore storico/antropologico; un lavoro portato avanti per anni. Da questo sistema virtuoso, da queste esperienze di prima linea si consolida la vocazione di editore di Enzo che si appassiona quotidianamente al clima di libertà e di ricerca di quegli anni. E per più di 50 anni non si ferma Nocera editore, Edizioni Enne, Enzo Nocera Editor. In Fondazione, da qualche anno, è conservato un suo fondo librario significativo che terremo sempre più caro in suo ricordo. Il suo andare dinoccolato, la sua testardaggine, la sua rigorosa ricerca di spunti nuovi e storie nuove, le sue caratteristiche umane, la sua passione civile, la sua ingenuità ci mancheranno. Ciao Enzo.
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