Cosa hanno in comune la Spagna e l’Italia? Sicuramente in questo periodo hanno in comune di essere le due nazioni europee più martoriate dal Coronavirus, ma non solo. Hanno in comune ad esempio il sole, il buon cibo e la convivialità, ma hanno in comune anche un altro mostro e cioè la mafia.
Bartlett in questo romanzo descrive bene che tipo di affari le mafie fanno in Spagna e soprattutto in quali settori sono presenti. Un romanzo scritto senza fronzoli da una delle più grandi scrittrici di noir non solo in Europa.
Protagonisti del romanzo la solita coppia di investigatori, Petra Delicado, donna dal carattere fortissimo, alla quale le regole stanno un po’ strette, cosa questa che le crea sempre non pochi guai, poi c’è il suo vice Fermín Garzón, l’unico a riuscire a lavorare con l’ispettore Delicado, e leggendo i suoi libri lo capirete.
Questo nuovo romanzo si svolge tra l’Italia e la Spagna, l’omicidio del signor Siguán è quello che Petra Delicado chiama con fastidio un «caso freddo». Cinque anni prima, l’affermato imprenditore tessile Adolfo Siguán era stato ucciso nell’appartamentino dove celebrava il suo vizio: le giovanissime prostitute, preferibilmente prese dal marciapiede. Ai tempi, la sentenza era stata sbrigativa: rapina con morto ad opera del protettore della prostituta con la complicità di lei. Ma, adesso, quando l’ispettrice della Policía Nacional con il suo vice Fermín Garzón, riaccende con scetticismo la macchina investigativa, le basta togliere un poco di polvere dalle vecchie carte per rendersi conto di alcune incongruenze. Soprattutto, resta enigmatico l’assassinio dell’assassino. All’inizio Petra e Fermín, battono pigri le piste consuete. Ma un incidente, cruento e spietato, fa capire che c’è qualcuno che segue Petra. E questo qualcuno squarcia improvvisamente lo scenario, legando il delitto all’intricato registro degli affari di Siguán che si scoprono connessi alla criminalità italiana trapiantata nella capitale catalana.
È quindi a Roma che prosegue la partita. Ed è in questa specie di Vacanze romane, omaggio dell’autrice a un paese che ama, che tutta la forza comica tipica dei gialli della Giménez-Bartlett, si dispiega. Le sue storie, senza essere tinte di altro colore che non sia il noir, senza attenuare malinconie e frustrazioni dei personaggi, riescono a scatenare umori leggiadri di commedia. Un umore che sprigiona dalle galanterie, dalle cene, dalle passeggiate, dalle piazze, dalla complessità di sentimenti e di intelletto dei personaggi italiani, e soprattutto dal comico impazzimento che prende un provinciale di Salamanca per la prima volta a Roma.
Gli onori di casa segue una trama insinuante inattesa e sinuosa. Le molte curve dell’intreccio sono riempite e rese frizzanti e vive. Il tutto condito da dialoghi bellissimi che spesso vedono coinvolti l’ispettore e il suo vice.
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