Larino, come tutti gli altri centri del Molise continua inesorabilmente a perdere abitanti, tanto che secondo i dati dell’ufficio anagrafe, al 31 dicembre 2019 la città frentana vedeva poco più di 6.400 abitanti. Per ovviare al lento ed inesorabile declino, ovviamente in termini di residenti, Larino negli ultimi anni sta provando a rilanciare il suo patrimonio storico e culturale.
Iniziando dalle Luminarie di Natale, organizzate e realizzate da una locale associazione, quest’anno (2019 – 2020) ha visto un numero di presenze attestato intorno a 45.000, un numero straordinario per una manifestazione altrettanto straordinaria che ha visto coinvolto l’intero centro storico con circa due milioni di lampadine in totale e che nei fine settimana dall’8 dicembre fino all’Epifania hanno illuminato il centro frentano, con relative iniziative collaterali di tutto rispetto.
Ma uno degli appuntamenti sicuramente più attesi, dopo la festa patronale, è il Carnevale. Quest’anno sarà l’edizione numero 45, quarantacinque anni che a Larino si costruiscono carri allegorici, che oggi hanno raggiunto un livello pari a quello dei Carnevali più famosi d’Italia. Tanto è vero che questo impegno e questa tenacia da parte dei carristi, gli è valso anche il riconoscimento di Carnevale Storico d’Italia, ne sono 27 quelli riconosciuti e Larino è tra questi, rientrando in questo modo in un circuito turistico che sposta migliaia di persone ogni anno, un turismo di nicchia con numeri importanti. Non solo, questo riconoscimento significa anche ricevere più finanziamenti da parte del MIBACT, sicuramente finalizzati, ma che comunque fanno in modo che oltre alla classica sfilata, il Comune e gli organizzatori della manifestazione possano organizzare anche molte attività collaterali. Un altro punto di forza del Carnevale larinese è sicuramente la lavorazione della carta pesta, attività nella quale i costruttori dei carri hanno raggiunto un livello altissimo di professionalità, e questa professionalità la stanno portando pure nelle scuole di Larino con progetti di studio e lavoro, a partire dalle scuole primarie fino agli istituti superiori con progetti mirati. La manifestazione è frutto dell’impegno di tanti giovani larinesi che, insieme all’associazione Larinella, curano i preparativi molti mesi prima dell’evento ed utilizzano due tecniche per realizzare i personaggi. La prima tecnica vede l’utilizzo di strutture in ferro, sulle quali i ragazzi modellano le forme con rete metallica che poi viene rivestita da fogli di giornale, quotidiani, per realizzare le bombature che danno vita ai personaggi. Queste verranno a loro volta rivestite con strati di giornali e colla; subito dopo si passa all’applicazione dell’ultimo strato, chiamato carta marrone, sul quale verrà passato uno strato di vernice bianca che farà da base per la pittura.
Il secondo metodo, invece, prevede la realizzazione di alcune parti dei carri con gli stampi. Viene realizzata prima l’opera in argilla dalla quale si ricaverà lo stampo che serve per creare copie in cartapesta sempre con la sovrapposizione di giornali e colla.
Ecco, questa è la dimostrazione che quando le cose si fanno con il cuore e con la testa, i risultati arrivano, lo abbiamo visto con le Luminarie e sicuramente lo vedremo con questa edizione del carnevale, un’edizione che si preannuncia straordinaria per impegno messo in campo, e per la fattura dei carri. Non ci resta che darvi appuntamento quindi a Larino per la 45° edizione del Carnevale larinese, il 22 e 23 febbraio e il 29 febbraio e il 1° marzo.
Come arrivare
In auto: percorrere la A14 in direzione Pescara fino all’uscita Termoli, poi proseguire in direzione Campobasso/Larino, imboccare la SS87 seguendo la destinazione.
In autobus: autolinee SATI (Campobasso/Termoli e poi prendere da Termoli per Larino). Per gli orari, consultare il sito ufficiale.
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