Il panorama della comunicazione nel quale ci muoviamo è quello dell’informazione veloce, che si autodivora nel giro di un attimo o di un click, in cui le notizie si enfatizzano e si dimenticano con una rapidità disorientante. In un tale quadro complessivo, in cui aver appeno letto un post o un articolo regala l’inebriante sensazione di aver anche sviscerato il tema in profondità, la Fondazione Molise cultura decide di investire su un giornale on line che, utilizzando gli strumenti della rapidità della comunicazione e della capillare diffusione delle notizie, unisce l’approfondimento alla volontà di collegare il nostro territorio con il resto dell’Italia e del mondo: dalle attività della Fondazione alle più significative iniziative culturali della nostra regione, agli appuntamenti e alle novità più interessanti nel panorama mondiale, fedeli all’idea, che ci ha animato e che ci anima, di portare il Molise fuori dal Molise e il mondo in Molise. Crediamo, infatti, fermamente che solo il flusso di esperienze in entrata ed uscita garantisca la crescita complessiva di una comunità
E’ quello che la Fondazione ha fatto nel corso degli anni con le mostre, il teatro, il cinema, l’art festival Poieitka, impegnandosi in una articolazione progressiva delle iniziative prese, progressiva perché ogni esperienza nasce da un’idea che si interfaccia poi con la realtà, si definisce, si precisa in fieri.
Il confronto vivace e dialettico, l’idea, appunto, di un percorso mai completato, ha suggerito di contare su una redazione “aperta”, che si arricchisca nelle intenzioni di nuove voci, di nuove letture e punti di vista differenti e“desituati”, una redazione costituita da professionisti, intellettuali, giovani, in grado di leggere le proposte con originalità e spirito critico.
Ma “Quarta dimensione” è anche l’occasione per entrare in contatto con artisti molisani già affermati o che stanno tracciando la propria strada, perché possano trovare nell’on line l’occasione per imporsi all’attenzione generale.
Uno strumento, in sintesi, di comunicazione culturale che coniugherà un’impostazione più concettuale e astrattiva, indispensabile per progettare, ad una dimensione concreta ed esplorativa.
“Quarta dimensione” nasce sostenuta dalla linfa vitale dell’“indomita volontà” di cui parlava Ritsos e da un’immaginazione visionaria che ci possa trasformare, parafrasando il grande scrittore greco, in ballerini che restano lì, nell’aria, un istante ritardando la caduta ed abolendo quasi la legge di gravità, prima di ritornare sulla terra e senza dimenticare mai la terra.
Un salto, un volo, una tenace tessitura e raccordo tra cultura e culture diverse, arti e dinamiche sociali, un’immagine aerea che, come ci dice la prosa poetica di Ritsos, è anche un auspicio di leggerezza e ponderatezza per “Quarta dimensione”.
Antonella Presutti
Scrivi un commento